on the road
domenica 3 febbraio 2008
domingo
"[...] tranquillo, come domenica mattina[....]". (sottotono)
è domenica mattina e sono tranquillo, una mattina soporifera ovattata dalla nebbia che sembra attenuire ogni rumore.
tutto quello che nelle cristalline giornate di sole è rumoroso, con la nebbia perde intensità, ingoiato da quel mare bianco.
quelle nuvole cadute al piano terra, umidità sospesa a mezz'aria, pronta a scomparire non appena il sole socchiuda gli occhi è così avvolgente ,così malinconica, che ti costringe a guardarti dentro.
non è possibile avere un orizzonte di fronte, allora cerco dentro. e l'orizzonte diventa vasto, sconfinato nelle potenzialità ma limitato dalla realtà. la realtà che mette dei paletti, impone scadenze, tempi e modi.
si, si può sognare tutto, si può sognare il più grande viaggio che uno voglia, si può sognare ma la realtà è un'altra, detta i suoi tempi e non rispetta la mia volontà.
la realtà è quella che io ho perchè è quella che io sto vivendo, è vero.
la realtà varia sempre rispetto all'angolazione con la quale uno la guarda.vero.
la realtà è la mia, e io la guardo dalla mia angolazione, ogni cambiamento richiede molti sforzi e molto tempo.
sono pronto ad affrontare gli sforzi che mi verranno richiesti, sono pronto ad accettare il tempo che dovrà trascorrere, sono pronto ad andare a caccia di sogni.
"[...] sono il detenuto e me ne faccio una ragione[...]" (truppadassalto)
andrea
1 Comments:
Anonymous Anonimo said...
Grande Andreone,

approvo in pieno il tuo pensiero...